Che cosa sono gli impianti a circolazione forzata?
Si tratta di impianti solari utilizzati per produrre ACS (acqua calda sanitaria) e per il riscaldamento domestico. In questi impianti la circolazione del fluido avviene grazie all’utilizzo di una pompa elettrica.
In pratica, vengono usate delle pompe per far circolare il liquido solo quando il fluido ha una temperatura superiore a quella dell’acqua contenuta nel serbatoio di accumulo. Per questo la pompa viene governata da una centralina solare, che permette di attivare la pompa solo quando la differenza di temperatura tra il liquido che circola all’interno del pannello solare e l’acqua presente nel serbatoio diventa superiore di un determinato valore.
In questi sistemi solari termici il serbatoio è solitamente verticale e può essere sistemato anche in una posizione più in basso rispetto ai pannelli.
Negli impianti a circolazione forzata esistono due tipi di circuiti idraulici:
- Un circuito chiuso: quello tra i pannelli e la serpentina posizionata all’interno del serbatoio di accumulo. Qui la circolazione del fluido tra pannello e serbatoio avviene tramite una pompa elettrica
- Un circuito aperto: quello tra il serbatoio di accumulo e l’impianto idrico dell’edificio
Vantaggi sistemi solari termici a circolazione forzata
- Il serbatoio di accumulo può essere posizionato dove si vuole (si può quindi installare il boiler all’interno dell’edificio)
- Si possono utilizzare anche serbatoi molto grandi e capienti
- Maggiore efficienza (nessuno spreco di acqua calda), anche perché il fluido termovettore circola più velocemente
- Minore impatto visivo sul tetto
Svantaggi sistemi solari termici a circolazione forzata
- Maggiori costi di installazione e di gestione dell’impianto
- È necessario utilizzare energia elettrica per far funzionare la pompa
- L’impianto è più complesso rispetto a quello a circolazione naturale
* Image credits: www.comune.trento.it/content/download/304085/2870693/file/manuale_solareTH.pdf
(“Impianto con resistenza elettrica integrata”)